Arnica… forse non tutti sanno che..
Quando si parla di arnica, ci sono alcune cose di cui forse non tutti sono a conoscenza.
- La parola arnica deriva dal greco “ptarmike” che significa starnutire e, infatti, la radice e i fiori della pianta sono “starnutatori” perché ricchi di sostanze capaci di irritare la mucosa nasale provocando starnuti ripetuti.
- L’arnica è conosciuta anche con tanti altri nomi come “erba benedetta delle montagne”, “erba delle cadute”, “tabacco di montagna” e “tabacco dei Vosgi”.
- L’arnica possiede proprietà citotossiche e a essere più velenosi sono i capolini e il rizoma che, se ingeriti, possono provocare nausea, vomito, dissenteria, vertigini, tachicardia e collasso cardiocircolatorio.
- Oltre alle sue applicazioni caratteristiche, l’arnica viene usata in flebologia per problemi venosi, flebiti, insufficienza venosa e varici. In dermatologia, trova invece impiego nel trattamento di punture di insetti, foruncoli e dermatosi infiammatorie.
Le proprietà dell’arnica
L’arnica è ricca di principi attivi come flavonoidi, triterpeni, lattoni sesquiterpenici, polifenoli, tannini, cumarine, poliacetileni e xantofille che conferiscono alla pianta proprietà:
- antitraumatiche;
- analgesiche;
- antinevralgiche;
- antinfiammatorie;
- antiedematose;
- antireumatiche;
- antisettiche;
- immunostimolanti.
Azione antinfiammatoria e antitraumatica
L’arnica, come antinfiammatorio e antitraumatico, deve il suo potere ai lattoni sesquiterpenici. In modo particolare, l’elenalina è in grado di inibire la traslocazione e l’attivazione nucleare del fattore di trascrizione Nuclear Factor kappa-light-chain-enhancer of activated B cells (NF-kB), elemento cruciale del processo flogistico.
A sua volta, il blocco di NF-kB induce una riduzione dei livelli di Interluchina (IL-1), Ossido Nitrico (NO), sintasi inducibile dell’Ossido Nitrico (iNOS) e ciclo-ossigenasi 2 (COX-2), fattori che promuovono, anch’essi, l’infiammazione.
Azione immunostimolante
Le proprietà immunostimolanti dell’arnica sono attribuibili alla frazione polisaccaridica dei suoi fiori in grado di modulare la risposta immunitaria agendo sul sistema del complemento e favorendo l’aumento dell’attività fagocitaria da parte dei granulociti.
Azione antisettica e analgesica
L’azione antisettica dell’arnica è demandata all’elenalina, alla diidroelenalina e ai suoi esteri, molecole che, come dimostrato, sono in grado di esercitare una marcata azione battericida e fungicida. Alle stesse, viene inoltre attribuito un potere analgesico che rende l’arnica un perfetto alleato in caso di cervicale, mal di testa e infiammazione a carico di nervi.
Azione antireumatica
L’azione antireumatica dell’arnica è riconducibile al contenuto della pianta stessa in lattoni sesquiterpenici, ma anche all’azione benefica dei flavonoidi presenti nel suo olio essenziale.
Azione antiedematosa
L’arnica viene impiegata come rimedio esterno per ematomi dimostrando la sua efficacia grazie all’azione di lattoni sesquiterpenici, flavonoidi e olio essenziale. La loro attività sinergica può anche rivelarsi molto utile in caso di infiammazioni e traumi contribuendo a restringere, in termini di estensione superficiale, la parte offesa.
Arnica a cosa serve e quando usarla?
L’arnica, applicata sulla pelle, aiuta ad attenuare gonfiore e algia e, come confermano studi in materia, la sua applicazione può anche contribuire a ridurre il dolore post-operatorio.
Rappresenta inoltre un vero e proprio toccasana per le cartilagini e, grazie al suo potere decontratturante, aiuta a calmare i dolori muscolari post allenamento favorendo il rilassamento dei muscoli.
Stimola il riassorbimento di ematomi, può essere utile in caso di flebiti superficiali ed è consigliata in caso di distorsioni, slogature, contusioni e stiramenti. L’arnica può essere infine un ottimo rimedio contro le punture d’insetto e in particolare di zanzare, api, vespe e calabroni.
Le principali formulazioni a base di arnica
Il mercato propone diverse formulazioni a base di arnica come unguenti, creme, gel e pomate. I preparati a uso topico, a causa della presenza del lattone sesquiterpenico, devono tuttavia essere applicati su pelle integra.
Crema di arnica, gel e prodotti simili si possono usare, in linea generale e previa lettura di quanto riportato sulle confezioni, più volte al giorno massaggiandoli fino al completo assorbimento.
Gel di arnica
Adegua ha dato vita ad Gel Arnica 91% Forte, una formulazione a base di Arnica, estratto di Boswellia Serrata e Olio Essenziale di Gaultheria potenziata con Artiglio del Diavolo e Mentolo.
La Boswellia Serrata possiede proprietà antireumatiche, grazie alle quali promuove il naturale trofismo delle cartilagini aiutando a riparare i danni, ed esercita un’azione lenitiva.
L’Olio Essenziale di Gaultheria è un antinfiammatorio e antidolorifico ed è l’ideale in caso di dolori muscolari sopraggiunti, per esempio, a seguito di sforzi fisici intensi.
L’Artiglio del Diavolo è, invece, un eccellente antinfiammatorio in grado di attenuare dolore e gonfiore ed è anche indicato in caso di reumatismi.
Il mentolo svolge un’azione antiprurito, ma possiede anche proprietà anestetiche e può aiutare a lenire i dolori muscolari.
Precauzioni uso dell’arnica
L’arnica ha alcuni effetti collaterali derivanti prettamente da un suo uso scorretto. Se viene applicata sulla pelle per periodi di tempo prolungati, può infatti causare irritazioni, eruzioni cutanee, vescicole e ustioni nel punto d’applicazione. Per queste ragioni, è sempre bene seguire le indicazioni riportate sulla confezione e non superare la dose consigliata.
Devono invece prestare molta attenzione le persone che assumono anticoagulanti orali, le donne in stato interessante o che allattano e chi ha un’ipersensibilità alla pianta.